Maltrattavano gli anziani
sette arresti nella casa di riposo
<b>Schiaffi, pugni, insulti anche a sfondo sessuale, umiliazioni e vessazioni d'ogni sorta, condizioni igieniche precarie se non inesistenti: non riuscivano a credere ai propri occhi, i militari della Guardia di Finanza di Sanremo, quando hanno iniziato a visionare i filmati ripresi dalle telecamere nascoste 3 mesi prima nella casa di riposo Borea, nella omonima via a pochi metri dall'ospedale matuziano, dopo che alcuni parenti delle vittime e una badante lo scorso giugno avevano riferito di lividi ed ecchimosi anomali sul corpo di alcuni degenti della struttura.
Un luogo dove le persone avrebbero dovuto passare serenamente gli ultimi anni della loro vita, pagando peraltro un'alta retta mensile, trasformato in un lager. Il personale delll'istituto si era giustificato con le famiglie sostenendo che gli anziani erano caduti, che avevano sbattuto la testa; piccoli incidenti insomma dovuti alla particolare condizione fisica delle vittime - tutte ultrasettantenni - non autosufficienti, con problematiche motorie, psichiche o sofferenti di Alzheimer.
Invece, gli atroci sospetti hanno preso forma e realtà già dopo il primo minuto di registrazione, e le 9mila ora di filmati e le 155mila conversazioni telefoniche esaminate hanno fatto scattare il blitz stamani all'alba. L'"Operazione Acheronte", così è stata ribatezzata dalle Fiamme Gialle "per via della situazione infernale in cui versavano queste persone alla fine dei loro giorni" e coordinata dal capitano Arianna Rovetto su disposizione del procuratore capo Roberto Cavallone di Imperia e con la supervisione della dottoressa Marrali, ha fatto finire in carcere quattro operatori socio-sanitari e due infermieri, mentre il presidente della Fondazione che gestisce la casa di riposo, Rosalba Nasi (58enne moglie del senatore del Pdl Gabriele Boscetto, già presdiente della Provincia di Imperia) è stata posta agli arresti domiciliari.
La donna è accusata di non aver denunciato la grave situazione pur essendo a conoscenza dei fatti, ma le indagini sono in corso per accertare anche le responsabilità di altre otto persone vicine alla struttura, mentre gli altri 5 impiegati sarebbero estranei alla triste vicenda. Su ordine del gip Maria Grazia Leopardi sono stati dunque arrestati con l'accusa di "maltrattamenti in concorso" gli operatori socio sanitari appartenenti alla cooperativa "Airone" Assunta Mecca, 52 anni, nata ad Avigliano (Potenza), ma residente a Taggia; Daniele Antonio Raschellà, 47 anni, nato a Ougree (Belgio), residente a Sanremo; Silvano Fagian, 53 anni, nato a Torino e residente a Taggia; Ihor Telpov, 50 anni, originario dell'Ucraina ed abitante a Taggia; gli infermieri: Elzbieta Ribakowska, 51 anni, polacca di origine, residente a Sanremo; Cristina Ciobanu, 37 anni, nata a Mischii, in Romania, ma abitante a Sanremo.
"Un'indagine scioccante e incredibile anche per noi, perché gli anziani meritano rispetto e là di rispetto proprio non ce n'era, solo violenze inaudite, torture vere e proprie" - ha ribadito il capitano Arianna Rovetto, da due anni al comando della Guardia di Finanza a Sanremo - "Per questo, al di là del risultato di servizio, siamo doppiamente soddisfatti per il risultato umano conseguito. Anche per questo non abbiamo predisposto il sequestro dell'istituto, in modo che i 42 ospiti di cui 35 disabili possano rimanere là dentro e il personale venga prontamente sostituito. Stiamo inoltre indagando su casi di morte di due donne avvenute nella casa di riposo, una per ictus a seguito di gravi ferite alla testa e un'altra per aver ingerito una massiccia dose di farmaci. Quele morti sono sospette"
ecco il
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