La casa va a fuoco, lei muore per salvare la figlia disabile

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DioEsiste
view post Posted on 28/12/2011, 15:34     +1   -1




La casa va a fuoco, lei muore
per salvare la figlia disabile


Salva la ragazza. L'appartamento di via Messina Marine era ingombro di stoffe e cartacce che la donna raccoglieva dai contenitori della spazzatura
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PALERMO - E' morta per tentare di salvare la figlia disabile dall'incendio che era divampato nella loro casa. Nunzia Carmela Castelli, 69 anni, viveva con la figlia trentenne al secondo piano di un edificio popolare in via Messina Marine a Villabate, comune alle porte di Palermo. La donna, anche lei con qualche problema psichico e con gli acciacchi dell'età e di una vita molto difficile, dopo essersi accorta delle fiamme che divampavano nell'appartamento è corsa dai vicini chiedendo aiuto e nonostante fosse asmatica è rientrata in casa tentando di portare fuori la figlia. "Non sapevamo cosa fare" dicono i vicini di casa. "Abbiamo chiamato subito i vigili del fuoco e le gridavamo di venir fuori dalla casa".
Carmela ha pagato il suo tentativo disperato di madre che ama la propria figlia. Dopo l'arrivo dei vigili del fuoco si è accasciata nell'androne della palazzina ed è morta sull'ambulanza che la portava in ospedale. La figlia, invece, era ancora a letto quando sono arrivati i pompieri, che l'hanno portata fuori dall'appartamento cosciente. La ragazza è stata ricoverata per intossicazione, ma senza bruciature.
La donna abitava con la figlia da 23 anni in quella casa all'interno di un nucleo di edifici popolari, costruito nel '73 e che portano i segni del tempo, circondato da campi incolti, da un piccolo luna park ambulante e da terreni in cui si sta edificando. Viveva della magra pensione sociale e del contributo per la sua ragazza disabile che non aveva mai voluto abbandonare. Scambiava poche parole coi vicini. "L'abbiamo invitata anche a Natale - dice un uomo - ma lei diceva sempre no. Stava solo con la figlia, chiusa in casa. Erano abbandonate. Mai un visita di un parente o un amico".
Una storia di povertà e abbondono che è terminata in tragedia con la madre morta e la figlia rimasta sola e che sicuramente finirà in qualche istituto.
"Carmela - ricorda il vicino - ogni tanto usciva e raccoglieva vecchie riviste, stracci, razzolava nei cassonetti dei rifiuti cercando qualcosa che secondo lei poteva utilizzare anche come ornamento di casa. Ecco perché l'appartamento era pieno di stoffe e carta".
E' stato proprio quel materiale accumulato a ucciderla. La causa delle fiamme dev'essere ancora accertata, forse sono divampate a causa di una vecchia stufa o per un corto circuito. Ma è certo che a uccidere la donna - che soffriva d'asma - è stato l'aver respirato il fumo acre delle cianfrusaglie bruciate che lei andava raccogliendo.
 
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