l'osservatorio astronomico più complesso del mondo(made in italy!)

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Il Minchione Di Capital City
view post Posted on 3/10/2011, 20:24     +1   -1




L'osservatorio astronomico più complesso del mondo ha aperto gli occhi..

Ha aperto i suoi occhi italiani, anzi le orecchie sarebbe meglio dire, l'osservatorio astronomico certamente più complesso finora costruito: ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), dovuto a uno sforzo multinazionale: Europa, Stati Uniti e Asia, con la collaborazione del Cile.

Sta a 5.000 metri di altezza, nelle Ande cilene, in uno dei posti più secchi del mondo, la piana di Chajnantor nel deserto di Atacama, e solo lì poteva essere costruito per la bontà del cielo e l'assenza di umidità, caratteristica essenziale visto che con le sue - per ora 19 - antenne vede, o sente se si preferisce, le onde millimetriche dal lontano infrarosso in avanti. E le goccioline di umidità se le divorano letteralmente. La prima immagine distribuita, ottenuta con un telescopio ancora in completamento, non poteva essere che quella della coppia di galassie in collisione chiamate "Antenne" e ci rivela un universo completamente diverso da quello che vediamo con gli occhi o i telescopi convenzionali.


Alma è un insieme di radioantenne fra loro collegate e attualmente la schiera è di solo 19 elementi, dei 66 previsti e la separazione massima è di soli 125 metri, invece dei 16 chilometri fra gli estremi previsti per il complesso definitivo. Sembrerebbe quasi un fallimento, e invece c'è un tale interesse per questo nuovo strumento, anche se parzialmente realizzato, che astrofisici di tutto il mondo hanno richiesto di utilizzarlo, gareggiando fra loro per essere selezionati. 900 le proposte avanzate e solo 100 quelle selezionate, ottima la partecipazione degli scienziati italiani. Ma ancora più importante, almeno per ora, è il fatto che il nostro Paese ha ancora una volta dimostrato l'altissimo livello industriale e scientifico in questo campo.


«Penso che Alma sia uno strumento che farà fare un balzo in avanti all'Astrofisica mondiale. Per noi italiani rappresenta una riprova della nostra capacità scientifica e tecnico industriale, che, viaggiando di pari passo e in sinergia fra loro, ci fanno rimanere anche questa volta ai vertici della ricerca astrofisica» dice il presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica Giovanni Bignami.

Il nostro Paese infatti c'entra parecchio con la realizzazione di Alma, non solo per le proposte scientifiche fioccate in questo frangente. Il responsabile scientifico di tutto il progetto è infatti Leonardo Testi, astrofisico di Firenze ora in forza all'Osservatorio Europeo, le 19 parabole sono state costruite con un disegno e tecnologia di costruzione di cui solo noi siamo capaci in campo internazionale. Con i loro 12 metri di diametro ognuna , saranno alla fine 66 , di cui 25 fornite da un consorzio europeo formato dalla italiana Eie GROUP, dalla italo-francese Thales Alenia Space Francia e Italia e dalla tedesca MTM.


Iniziato nel 1999 con un rivoluzionario design di antenna, messo insieme dalla EIE, il progetto è stato sottoposto ad una fase di prototipazione a Socorro in New Mexico. La produzione di serie è iniziata nel 2006 e si concluderà verso la meta del 2013 con la consegna della 25-esima antenna.


Le antenne, del peso ciascuna di circa 100 tonnellate, vengono trasportate con uno speciale "transporter" dai 2500 metri dove arriva la strada fino al sito di osservazione, a quota 5.000 metri.


«E' un successo di tanti anni di lavoro e di sperimentazione, - ci dice con orgoglio Gianpietro Marchiori Design Autority del Progetto e presidente di EIE GROUP. - Un successo della capacità di fare squadra a livello europeo e del livello dell'ingegneria e della tecnologia Italiana. Abbiamo superato di un ordine di grandezza in precisione i nostri colleghi americani e giapponesi che hanno in carico la fornitura delle restanti antenne».


Alma osserva l'Universo in una luce particolare, di lunghezza d'onda millimetrica e submillimetrica, mille volte più lunga all'incirca della lunghezza d'onda della luce visibile. In questo modo gli astronomi possono studiare gli oggetti celesti molto freddi -- come le dense nubi cosmiche di polvere e gas da cui si formano stelle e pianeti -- così come gli oggetti molto distanti dell'Universo primordiale.


Ed infatti in questa prima immagine, un po' propagandistica, si vedono comunque le grandi possibilità di ALMA che mette bene in luce concentrazioni massicce di gas non solo nel cuore delle due galassie ma anche nella regione caotica in cui si avviene lo scontro, dove la massa totale del gas è di qualche miliardo di volte la massa del Sole -- un ricco serbatoio di materia per le generazioni future di stelle. Osservazioni come questa aprono una nuova finestra nell'Universo submillimetrico e saranno fondamentali per aiutarci a capire come gli scontri tra le galassie possono innescare la formazione di nuove stelle.


Entro il 2013 ALMA raggiungerà, con una schiera di 66 antenne radio ultra precise per onde millimetriche e submillimetriche che lavorano insieme, una dimensione di circa 16 chilo
 
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_The Kogs_
view post Posted on 3/10/2011, 20:44     +1   -1




quindi se non erro è gia in pieno funzionamento nonostante non sia terminato giusto?
 
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Il Minchione Di Capital City
view post Posted on 4/10/2011, 02:22     +1   -1




si,è già in funzione!!
 
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2 replies since 3/10/2011, 20:24   9 views
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