In Emilia la terra continua a tremare Danni enormi, quasi 5.000 sfollati

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DioEsiste
view post Posted on 21/5/2012, 20:16     +1   -1




In Emilia la terra continua a tremare
Danni enormi, quasi 5.000 sfollati



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Ancora scosse e paura nelle province di Modena e Ferrara duramente colpite dal terremoto 1che ha provocato sette morti e 47 feriti. Circa 4.500 gli sfollati stimati dal censimento indicativo fatto dai sindaci, mentre 4.914 sono le persone ospitate nella notte tra domenica e lunedì presso i campi e le strutture di prima assistenza. Poco prima delle 19 una nuova scossa di terremoto di magnitudo 4,1, è stata avvertita tra le province di Modena e Ferrara. La terra ha tremato alcuni secondi ma al momento non si registrano danni.

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Altre scosse. Dopo il violento terremoto di domenica mattina, la terra ha continuato a tremare e si moltiplicano le 'zone rosse' nei tanti centri storici dei piccoli comuni per i ripetuti crolli dei palazzi più antichi. L'ultima nel tardo pomeriggio, probabilmente di assestamento, è stata avvertita anche a Sant'Agostino, nel ferrarese. La scossa è durata solo alcuni secondi. A Sant'Agostino si è aperta una voragine di venti metri sulla facciata laterale del municipio
e le continue scosse hanno provocato nuovi crolli. Stesso problema a Finale dove ieri è caduta una torre. A Massa finalese il centro è stato chiuso al traffico, il che ha bloccato la strada per Mirandola. Molti abitanti comunque hanno preferito non allontanarsi dai loro paesi nonostante la paura. "Restiamo qui fin quando durano le scosse", affermano i terremotati che hanno trovato riparo nella scuola elementare di Mirandola. Nell'aula magna e nell'atrio centrale sono state collocate le brandine che hanno accolto circa 200 persone, fra anziani e famiglie.

VIDEO Crollo in diretta 4 - "Zona rossa" a Finale Emilia 5

Capannoni e brandine. "Che nel 2012 crollino coperture di capannoni costruiti negli anni 2000 deve fare riflettere più di tante altre cose", commenta Franco Gabrielli, capo dipartimento della Protezione Civile riferendosi ai quattro operai che hanno perso la vita in seguito alla scossa di magnitudo 6 di domenica. Pesantissimo il bilancio per quanto riguarda il patrimonio artistico e storico: il ministro ai Beni culturali Lorenzo Ornaghi parla di danni per diverse decine di milioni. I sindaci della Bassa Modenese stanno invece valutando l'ipotesi di chiudere in anticipo l'anno scolastico che dovrebbe terminare il 9 giugno.

I danni. Ancora nessuna cifra ufficiale sui danni causati dal terremoto. Infatti, è ancora in corso il censimento da parte dell'Agenzia di protezione civile regionale, con il supporto del Dipartimento nazionale di protezione civile e il Servizio regionale geologico sismico e dei suoli. Secondo Coldiretti il bilancio è di 200 milioni di euro tra crolli e lesioni degli edifici rurali (case, stalle, fienili e serre) danni ai macchinari, animali imprigionati sotto le macerie e le oltre 400 mila forme di parmigiano reggiano e grana padano, cadute a terra per il crollo delle "scalere", le grandi scaffalature di stagionatura che sono collassate sotto le scosse. Inoltre secondo Cgil, nella zona colpita dal terremoto ci sono almeno 5.000 posti di lavoro a rischio.

LA MAPPA INTERATTIVA DEI DANNI 6

Stato d'emergenza. La dichiarazione dello stato di emergenza prevista domani in Consiglio dei Ministri "prevede una copertura finanziaria per il soccorso e l'assistenza a soggetti, intendendo per soggetti persone e imprese", ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, ribadendo che il governo non intende lasciare sole le amministrazioni locali ma le accompagnerà nell'iter delle varie fasi. "L'idea che il governo persegue - ha detto il sottosegretario - è quella di essere vicina alla gente. L'emergenza non è chiusa". Catricalà ha aggiunto che il governo "valuterà tutte le richieste fatte" dagli enti locali, coinvolti nel terremoto, come "il rinvio dei pagamenti, di tributi e dei contributi e la derogabilità al patto di stabilità, anche se c'è il problema delle coperture finanziarie", ha spiegato Catricalà. Come ultima cosa Catricalà ha aggiunto che il presidente del Consiglio Mario Monti ha intenzione di andare "in Emilia per visitare i luoghi del terremoto e incontrarne le persone".
 
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