"Scudetto dell'orgoglio ritrovato Del Piero? Si goda le vittorie'

« Older   Newer »
  Share  
DioEsiste
view post Posted on 7/5/2012, 14:41     +1   -1




"Scudetto dell'orgoglio ritrovato
Del Piero? Si goda le vittorie'




TORINO - "E' lo scudetto dell'orgoglio ritrovato: si è chiuso il cerchio perché siamo tornati a vincere". Passata la "nuttata", il presidente della Juventus Andrea Agnelli torna sul trionfo della sua Juve, che ieri sera si è laureata campione d'Italia 2011-12 con una giornata di anticipo: "La terza stella? Ci saranno sorprese per i tifosi". A stretto giro di posta, l'intervento del consigliere Pavel Nedved: "Le stelle sono tre, i conti sono giusti". L'ex Pallone d'Oro non ha dubbi, e guarda molto lontano: "Questa strada può portarci avanti in Europa. Ora vogliamo andare a prenderci il sogno del nostro presidente". Dopo lo scudetto, la Juve sogna la Champions League.
Intanto, però, l'ordine di scuderia è un altro: mettere le mani sulla Coppa Italia. L'appetito vien mangiando. Sbranato lo scudetto, la Juve punta dritto alla seconda competizione nazionale: "Vogliamo un ruolo da protagonisti - carica l'ad Marotta -, dobbiamo onorare la maglia bianconera anche in questa competizione. Sarebbe bello celebrare la stagione con l'en plein. E poi penseremo a un altro appuntamento prestigioso come la Supercoppa". Anche Alessandro Del Piero si sottopone al tormentone della terza stella. La sua è però l'unica voce fuori dal coro bianconero: "Sul campo ne abbiamo vinti trenta, ma le convenzioni vanno rispettate".

AGNELLI: "CHIEDIAMO PARITA' DI TRATTAMENTO" - All'indomani del trionfo di Trieste, prima dell'assemblea di Lega a Milano, il presidente Agnelli ha fatto il punto sulle questioni legali del club bianconero: "Se guardiamo le attività giudiziarie, da Napoli hanno detto che non è stato alterato il campionato 2004/05 e quello 2005/06 non è neanche stato investigato. La nostra battaglia continuerà, l'attività andrà avanti. La parità di trattamento è qualcosa che tutti noi vogliamo: lo vogliamo nella giustizia sportiva, lo vogliamo nell'ambito della giustizia penale, lo vogliamo nella nostra vita".

"DEL PIERO COME BONIPERTI E PLATINI" - Agnelli non dimentica poi Del Piero: il presidente della Juve inserisce il capitano fra "gli unici giocatori che possono dire di essere simboli della storia bianconera", insieme quindi a Boniperti e Platini. Con il contratto in scadenza a giugno, Del Piero "ha ancora una importante partita da giocare, la finale di coppa Italia - ha osservato Agnelli prima del Consiglio della Lega di serie A - sarebbe un'apoteosi se chiudesse la sua avventura con la Juventus vincendo due trofei". Poi aggiunge: "Del Piero ha ereditato la fascia di capitano da Conte. Per Alessandro ci sarà sempre gratitudine da parte della società e dei tifosi. Siamo tutti felici dei risultati raggiunti ma sicuramente siamo altrettanto concentrati per la finale di coppa Italia. Se Del Piero dovesse uscire dalla sua avventura juventina con due trofei sarebbe l'apoteosi". Sul futuro di Alex da parte del presidente c'è sempre chiusura: "Aver meditato un'apoteosi mi sembra già qualcosa di importante".

"CONTE CONDOTTIERO" - "Antonio Conte è il nostro capitano, il nostro condottiero, ha fatto sì che il messaggio che io trasmettevo in sede finisse in campo". Agnelli incorona così l'allenatore che al primo anno ha portato la Juve allo scudetto. "Gli investimenti fatti sia al primo sia al secondo anno hanno dato i frutti, e Antonio Conte è stato la ciliegina sulla torta, il fattore che ha funzionato da acceleratore", ha notato Agnelli: "E' lui uno dei principali artefici, ma non dimentichiamo il lavoro di Marotta, Paratici, Gianni Rossi, Nedved, dell'area commerciale che sta tornando ad avere buoni risultati. E' il lavoro - ha continuato - di una società di una certa dimensione che ha ritrovato il suo orgoglio, nella maniera che le è più naturale, vincendo".

DEL PIERO: "SIAMO TORNATI" - "Grazie a tutti, ragazzi. Godiamocela, ce la siamo meritata. Io c'ero, voi c'eravate. Noi c'eravamo. E ci siamo, finalmente. Siamo tornati". Alessandro Del Piero celebra così il trionfo della sua Juventus in campionato. Passato il ciclone Calciopoli, dopo il bagno di umiltà in Serie B, i bianconeri sono tornati in Paradiso: "Noi c'eravamo. Quando vincevamo, sempre. Sul campo, più di tutti. Quando siamo caduti. Quando non sapevamo che fine avremmo fatto. Quando l'abbiamo saputo, e l'abbiamo accettato. Lottando per rialzarci. Quando siamo entrati in campo a Rimini. Quando gli altri festeggiavano. Quando noi stavamo a guardare. Quando speravano che non saremmo mai tornati. Quando abbiamo cominciato a risalire. Quando non riuscivamo a ritrovare la strada. Quando l'abbiamo ritrovata: vincendo", prosegue in numero
10 sul suo sito ufficiale. Poi, spazio alle dediche: "Questa è la nostra festa, conquistata fino all'ultima goccia di sudore. E' la festa di tutti quelli che ci hanno sempre creduto. E' la festa di tutti voi tifosi juventini che al posto di abbandonarci avete fatto sentire ancora più forte la vostra voce. E' la festa di quelli che hanno esultato per un gol in Serie B, come per quello che è valso lo scudetto. E' la festa, perché no, degli avversari (non tutti) che ci hanno sempre rispettato".

"LA TERZA STELLA? E' SUL CUORE" - Nonostante le pochissime ore di sonno, questa mattina Alessandro Del Piero ha comunque preso parte alla Pro Am di golf organizzata al Royal Park I Roveri di Fiano Torinese dalla fondazione benefica che fa capo gli ex compagni di squadra Massimo Mauro e Gianluca Vialli. Accanto a lui, un'altra leggenda del calcio come Johan Cruyff, oltre all'ex Pallone d'Oro Pavel Nedved e al talento del golf azzurro Matteo Manassero. "Sono felicissimo per questo successo - così Del Piero -, l'ultimo ha sempre un sapore speciale e questo scudetto è diverso, ha una grande importanza. La terza stella? Noi ce l'abbiamo sul cuore, ma rispettiamo quello che viene determinato da altri criteri. Non dobbiamo andare oltre, però quello che è stato vissuto è questo, e questo vogliamo che rimanga. Il mio futuro? Per ora mi limito a pensare a questa vittoria e magari alla prossima". L'aria del capitano bianconero è quella di chi è ai saluti finali, l'espressione non nasconde un filo di malinconia: "Il mio congedo allo Juventus
Stadium? Intanto mi aspetto un giorno di festa, per la prima volta senza pressioni particolari sul risultato: quella con l'Atalanta sarà una gran bella partita, dopodiché penseremo alla Coppa Italia. La festa scudetto? Mi auguro che qualcuno pensi ad organizzarla, noi corriamo già tutto l'anno...".

NEDVED: "CONTE E' UN FUORICLASSE, TENIAMOCELO STRETTO" - "Abbiamo dormito pochissimo, ma il risveglio è stato comunque stupendo". Con gli occhi stropicciati dal sonno, Pavel Nedved riavvolge il film del tricolore juventino: "Questo è un titolo strameritato, abbiamo fatto vedere il miglior calcio d'Italia. Complimenti all'allenatore e al suo gruppo che ieri sera mi hanno fatto tornare indietro di qualche anno. Il nostro profilo basso? Non pensavamo di essere già pronti per vincere, ma la squadra ha sorpreso davvero tutti. La Juve sta aprendo un ciclo, questo gruppo ha un futuro, perché ha tanti giocatori giovani e molti campioni che sanno cosa vuol dire vincere". L'ex fuoriclasse ceco loda il grande lavoro svolto da Conte: "Non sapevamo quanto Antonio fosse bravo, è un vero fuoriclasse: speriamo che rimanga con noi per tutta la carriera".

MAROTTA: "E SONO TRENTA. LA TERZA STELLA? TEMA DELICATO" - "La terza stella? E' un tema molto delicato, che è stato affrontato con grande fermezza dal presidente Agnelli. Ma oggi non è l'occasione per parlarne, vogliamo festeggiare uno scudetto conquistato in modo assolutamente trasparente". Queste le parole di Beppe Marotta a Radio Anch'io Sport. "Abbiamo subito gravi ingiustizie - prosegue l'ad bianconero -, alla luce di quelle che sono state le successive fasi investigative: da qui la fermezza nel richiedere indietro quanto conquistato sul campo. Ecco perché abbiamo identificato questo scudetto come il trentesimo della storia della Juve. Volevamo far emergere il concetto di parità di trattamento. Poi, con calma, si ragionerà".

ORGOGLIO GOBBO - E' stata la notte di quello che Andrea Agnelli ama definire "l'orgoglio gobbo". I tifosi sono scesi in piazza a festeggiare il 28esimo scudetto, rivendicando anche i due titoli spazzati via da Calciopoli. "Siamo tornati. E sono 30", è la vox populi. Un fiume bianconero ha invaso le vie del centro di Torino. Circa trenta mila cuori bianconeri tra Piazza Castello, Via Roma e Piazza San Carlo: fuochi d'artificio tricolori, immense bandiere zebrate, slogan, cori e fumogeni verdebiancorossi. Affari d'oro per gli ambulanti: la casacca taroccata con la terza stella è andata a ruba in pochi minuti. Il celebre "caval 'd bruns", il monumento a Emanuele Filiberto, era irriconoscibile avvolto nei vessilli bianconeri, rigorosamente a tre stelle come l'etichetta speciale delle bottiglie di champagne Pommery con cui la squadra ha brindato negli spogliatoi dello stadio Rocco di Trieste.

SCENE DA SCUDETTO - Intorno all'1.45 di notte il centro si è svuotato. In molti hanno preso la via dell'aeroporto per accogliere la squadra all'arrivo a Caselle. Alle 3.30, quando l'aereo è atterrato, nuovo tripudio di fuochi d'artificio, cori, sciarpe e bandiere. "Non ci aspettavamo un'accoglienza del genere, è una gioia indescrivibile", ha confessato Claudio Marchisio. Qualcuno è riuscito a eludere la sicurezza e si è lanciato a baciare Antonio Conte che non si è negato all'affetto della sua gente. Entusiasmo debordante, scene di delirio. I giocatori sono saliti sul bus solcando due ali di folla e di forze dell'ordine. "Stanotte dormiamo in aeroporto...", ha scherzato un tifoso. "Per uno scudetto, questo ed altro!", la replica del ds Fabio Paratici. L'ultimo a fendere la folla alle 4.15 è stato Alessandro Del Piero, il più scortato e il più acclamato: "Alex, resta con noi: firma!". Mezz'ora dopo il torpedone è partito alla volta di Vinovo, accompagnato in tangenziale dalla polizia e da una sessantina di auto di tifosi.

TIFOSO BIANCONERO RIPESCATO NEL PO - Vittorio Mazza, un tifoso della Juventus di 41 anni, è caduto nel fiume Po la scorsa notte, probabilmente durante i festeggiamenti per lo scudetto della Juventus a Torino. L'uomo è stato ripescato stamani ed è attualmente ricoverato in stato di ipotermia, e dunque in pericolo di vita, presso l'ospedale Cto del capoluogo piemontese. Avvisati
da un cittadino che aveva visto l'uomo nel fiume, i carabinieri stanno indagando per ricostruire quanto accaduto.

VANDALI DISTRUGGONO IL GRANATA STORE - Purtroppo nella notte della festa bianconera si sono verificati anche degli episodi sgradevoli che di sportivo hanno poco o nulla. Alcuni sostenitori juventini hanno infatti dato fuoco a una bandiera del Torino. Molto più gravi gli atti vandalici di alcuni scalmanati che hanno sfondato le vetrine del Granata Store in Piazza Castello, il negozio
di abbigliamento e materiale ufficiale del Torino. "Non hanno solamente sfondato le vetrine - così il titolare del negozio -, hanno rubato una divisa granata con calzoncini calzettoni e fascia da capitano, riempito il negozio di escrementi solidi, liquidi e lasciato a terra una sciarpa dell'Inter piena di escrementi".
 
Top
view post Posted on 7/5/2012, 15:55     +1   -1
Avatar

«Water is the best!»







Group:
Amministratore
Posts:
23,876
Reputation:
+90
Location:
...

Status:


:juve: JUVE! STORIA DI UN GRANDE AMORE!!! :juve:


:gigabandiera:

 
Web Contatti  Top
1 replies since 7/5/2012, 14:41   26 views
  Share