Ue, italiani bocciati in informatica Copiare un file? Troppo complicato

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DioEsiste
view post Posted on 16/4/2012, 10:35     +1   -1




Ue, italiani bocciati in informatica
Copiare un file? Troppo complicato



Dai dati diffusi da Eurostat emerge il forte deficit del nostro paese nelle conoscenze hi-tech rispetto ai vicini europei: peggio di noi solo Bulgaria, Romania e Grecia, mentre con Cipro e Polonia finisce quasi in pareggio. E' emergenza

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ROMA - Copiare un file sul proprio pc è troppo complicato, usare Excel quasi impossibile e di creare con un linguaggio di programmazione non se ne parla proprio: gli italiani messi davanti a un computer sono un vero e proprio disastro, soprattutto se paragonati ai vicini europei. I dati diffusi da Eurostat sulle capacità informatiche individuali nell'Unione Europea mettono in luce l'incredibile arretratezza del nostro Paese. Prendendo in considerazione ventisette paesi della Ue, l'Italia si classifica infatti tra gli ultimi cinque in qualsiasi campo esaminato: peggio di noi riescono a fare solo Bulgaria, Romania e Grecia, mentre con Cipro e Polonia finisce quasi in pareggio.

IL RAPPORTO (PDF) 1

Una bocciatura su tutta la linea che suona come un'emergenza nazionale a cui sarebbe opportuno porre rimedio: non tanto per riconquistare la dignità perduta, quanto per migliorare l'attrattività e la competitività degli italiani nel mondo del lavoro, tanto che è lo stesso istituto di statistica a ricordare come "la conoscenza di applicazioni e programmi sta diventando sempre più importante nella vita lavorativa".

Analizzando i vari dati dello studio Eurostat ci si ritrova quasi spiazzati di fronte alla difficoltà che molte persone registrano nello svolgere le operazioni informatiche più semplici. Nella fascia tra i 16 e i 74 anni, quattro italiani su dieci (il 39%) dichiarano di non aver mai usato un computer nella loro vita e non stupisce quindi che solo il 54% dichiari di essere in grado di spostare un file o copiare una cartella sul pc: operazioni che richiedono la semplice pressione di un tasto del mouse.

Passando all'Europa, a non aver toccato un computer è invece solo il 22% dei cittadini, mentre il 63% non ha alcuna difficoltà nello spostamento di file. E se poi ci si vuole proprio fare del male, basta consultare le statistiche dei paesi scandinavi e del Regno Unito per trovarsi di fronte a dati di 20 o 30 punti percentuali superiori ai nostri, con meno di un cittadino su dieci a non aver mai usato un pc.

Aumentando un po' il livello di difficoltà la situazione, prevedibilmente, peggiora. Si scopre così che solo un terzo degli italiani è capace di fare operazioni aritmetiche usando un foglio di calcolo come Excel, Calc o Numbers, neppure uno su quattro è in grado di allestire una presentazione con slide alla PowerPoint e appena il 9% è in grado di usare un linguaggio di programmazione (ma almeno in questo caso la media europea è di appena un punto percentuale più alta).

Arrivati fin qui si potrebbe sperare di essere penalizzati, come Paese, dalle scarse capacità informatiche dei più anziani, controbilanciate magari da una classe di under 25 con competenze paragonabili a quelle europee: niente di più sbagliato. Per quanto infatti la fascia dai 16 ai 24 anni sia tecnologicamente assai più competente, restiamo comunque indietro rispetto alla media.
Un ragazzo su dieci (10%) nel nostro paese non ha mai usato un computer, contro una media continentale del 4% e diversi casi di nazioni in cui il 100% dei giovani ha utilizzato un pc. In generale comunque gli under 25 italiani sono indietro tra i quattro e gli otto punti percentuali rispetto alla media europea, ma oltre 20 punti se confrontati con i paesi più informatizzati citati in precedenza.

Tutt'altro che marginale in questa ricerca è poi la preparazione accademica in materie informatiche, con l'Italia che risulta tra i paesi con la minore percentuale di laureati in informatica e simili (appena l'1,3% contro il 3,4% europeo) e un miglioramento rispetto al 2005 solo minimo. Il piano di "alfabetizzazione digitale", previsto nell'Agenda Digitale del Governo in discussione in questi giorni 2, potrebbe insomma rivelarsi la vera grande opera di cui il Paese ha bisogno.
 
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