Un giorno un mio amico mi chiese il perché avessi sempre freddo e io, gli risposi in maniera GAGGIA.
"C'era una volta un ragazzo di nome Gabbo che aveva sempre freddo. Abitava in un luogo oscuro, sconosciuto da qualsiasi cartina geografica e da qualsivoglia TomTom o Garmin, Oltre la grande contea di Torino, al di là di corsi d'acqua quali Tanaro e Bormida, dopo le invalicabili colline Viglianesi protette da un Orco soprannominato "Lo Zerbo"...si trovava una vallata che si riconosceva da lontano a causa della sua aura lugubre. Non si vedevano abitanti, solo cespugli di paglia che attraversavano la strada, tirava sempre un'aria gelata e non passava mai il camioncino dei gelati
. Quella landa desolata e abbandonata da qualche persona soprannaturale ALIAS dio, veniva chiamata dalla persone che ci passavano nei dintorni, MOMBERCELLI! D:
Gabbo un giorno, mentre stava giocando all'Xbox si accorse che aveva le mani e i piedi gelati
, e incominciò, bestemmiando per la casa, a chiedere a suo padre come mai facesse così freddo. Suo padre, bestemmiando a sua volta, gli disse che i vicini, delle creature ancora più oscure dell'orco "Lo Zerbo", non avevano freddo quindi il riscaldamento non era acceso ed erano destinati ad avere gli arti gelati.
Gabbo rimase congelato fino a poco tempo quando nel suo letto spuntarono magicamente le lenzuola felpate. "
Scusate i vari errori di ortografia, grammatica, lessico, dislessico ma non ho voglia di rileggerlo.
Ah, Gabbo sono io.